Torna l’allarme tumori in Italia: le diagnosi di cancro stimate nel 2022 sono oltre 390mila, in netto aumento rispetto al 2020 (+14mila). È questa la fotografia scattata dal volume “I numeri del cancro in Italia 2022”, presentato di recente al Ministero della Salute e frutto della collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d’argento e Siapec. Da un lato gli screening di prevenzione fanno fatica a ripartire nella fase post-Covid; dall’altro il campanello d’allarme suona per gli stili di vita scorretti. Ne parliamo con il Dottor Luca Rotunno, presidente dell’Associazione “Linfa Onlus” e del “Pronto Soccorso Oncologico” di Vicenza.

Come dobbiamo interpretare gli allarmanti dati diffusi dal Ministero della Salute?

Purtroppo è accaduto quello che temevamo, soprattutto a causa della pandemia da Covid-19 ed i tanti ritardi nelle diagnosi e nella prevenzione: in questi ultimi mesi negli ospedali di tutta Italia i colleghi stanno diagnosticando tumori, in particolare della mammella, in stadi molto avanzati ed inoperabili. Anche noi con l’Associazione Linfa e le prime visite in Pronto Soccorso Oncologico stiamo diagnosticando cancri di grandi dimensioni; quello che più preoccupa è il consistente abbassamento dell’età. La nostra statistica dice che il 42% dei tumori riguarda pazienti con meno di 45 anni ed i dati ci preoccupano non poco perché la proiezione per il futuro non mostra segnali di miglioramento. Questo perché la sospensione o i ritardi nelle visite di prevenzione hanno creato dei danni enormi. 

C’è in effetti una netta prevalenza del tumore della mammella: come Pronto Soccorso Oncologico come vi state organizzando per gestire le emergenze?

Il Pronto Soccorso Oncologico dell’Associazione Linfa è una realtà unica a livello nazionale e si trova a Vicenza. Ideato da una Onlus, offre un servizio 24 ore su 24 di supporto, risposta ed aiuto a chiunque si rivolga alla struttura. Il numero verde 800 71 32 70 è attivo su tutto il territorio nazionale e contattabile anche dall’estero. Sono aumentate le persone che ci chiedono aiuto perché, anche se gli ospedali hanno riaperto e sono tornati a pieno regime, le liste d’attesa sono molto lunghe. Pertanto, se una donna attraverso l’autopalpazione si accorge di qualcosa che non va o ha il minimo sospetto, si ritrova ad attendere fino ad 8 mesi prima di poter fare un esame diagnostico. Capite bene che questo comporta ritardi determinanti nella diagnosi e nel percorso di cura. L’ansia dell’attesa di una visita è spesso peggiore della malattia stessa! Fortunatamente presso la nostra struttura la risposta è garantita entro 48 ore.

Una diagnosi precoce può salvare una vita? Come s’interviene rispetto ai forti ritardi generati dalla pandemia?

Con la diagnosi precoce la mortalità per il tumore alla mammella è ridotta al 2-3% e soprattutto vengono ridotti anche gli interventi demolitivi come la mastectomia. Ci tengo a ribadire che la prevenzione è fondamentale: controlli semestrali ed esami strumentali all’avanguardia permettono di scovare da subito eventuali tumori e di intervenire tempestivamente. Dobbiamo recuperare il tempo perso, investendo risorse finanziarie nel campo della prevenzione e sensibilizzando le donne a riprendere i controlli. Altrimenti nel prossimo futuro sia per la crisi finanziaria che per la sfiducia nelle istituzioni sanitarie assisteremo ad un ulteriore crollo della prevenzione con gravi conseguenze sulla salute.

Infine gli esperti lanciano l’allarme anche sugli stili di vita scorretti: a suo avviso quanto incidono sulla salute?

Gli stili di vita sono molto importanti per la prevenzione oncologica e questo viene confermato dalle vicende degli ultimi mesi: pensiamo a calciatori o cantanti che non seguono stili di vita regolari e sani e si ammalano di cancro. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per il mantenimento di una buona salute: ad esempio la frutta, soprattutto con la polpa rossa, gialla ed arancione fa bene perché è ricca di antiossidanti; la cioccolata fondente fa bene perché è ricca di polifenoli. Al contrario gli alcolici fanno molto male ed anche l’eccesso di proteine. Secondo un recente studio americano le giovani donne che consumano abitualmente superalcolici hanno maggiori possibilità di ammalarsi con il passare gli anni. Per 20 anni noi dell’Associazione Linfa siamo andati controcorrente, denunciando anche l’abuso di proteine: il consumo eccessivo di pollo o tacchino può essere pericoloso perché s’ingeriscono troppi ogm. Se una volta un pulcino impiegava mesi per crescere, ora lievita anche in soli 14 giorni. Questo significa che a nostra volta ingeriamo sostanze tutt’altro che buone per l’organismo.

SaluteIn

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