Rossore, bruciore agli occhi, gonfiore delle palpebre e aumento della lacrimazione: con la primavera, insieme alle più classiche allergie, si diffonde anche la congiuntivite allergica. Un disturbo sempre più diffuso che, secondo gli esperti, necessita la massima attenzione e che non va sottovalutato. Gli allergeni sono responsabili di allergie che spesso coinvolgono oltre alle vie respiratorie anche gli occhi. La congiuntivite allergica è causata da un’infiammazione di quella sottile membrana che protegge l’occhio dagli agenti esterni, la congiuntiva per l’appunto, ed è molto frequente in questo periodo dell’anno.

Ma come riconoscerla? Esistono soggetti a maggior rischio a causa di vere e proprie predisposizioni familiari. Ci sono poi i classici sintomi come il prurito oculare, che unitamente al rossore e ad una profusa lacrimazione, costituisce il motivo che spinge il paziente a rivolgersi ad esperti e specialisti. Un disturbo da trattare subito per evitare l’insorgenza di complicanze, magari per la sovrapposizione di un’infezione batterica. In questi casi, al mattino, la secrezione notturna può far ritrovare il paziente con le palpebre letteralmente “saldate”.

Ed ecco come prevenire o trattare la congiuntivite allergica, evidenziano gli esperti: durante la bella stagione certamente gli occhiali da sole riducono il fastidio, sia perché fanno da schermo protettivo nei confronti dell’ambiente esterno, sia perché evitano che i raggi ultravioletti finiscano per aumentare l’allergia. Anche i cappellini con visiera proteggono l’occhio da un’eccessiva esposizione. Infine, lavare spesso il viso e le palpebre serve a rimuovere polveri e pollini, oltre a migliorare la secrezione lacrimale. Importante poi è evitare di strofinare gli occhi, soprattutto con le mani sporche, veicolo di batteri e d’infezioni.

SaluteIn

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