Intervista esclusiva di Antonello Sette al professor Lino Di Rienzo Businco, responsabile dell’Otorinolaringoiatria presso l’Istituto di Medicina del CONI, Roma

Professor Lino Di Rienzo Businco si apre la porta a una nuova e grande speranza per i milioni di italiani che soffrono di rinite allergica?

“Ho pubblicato sull’ultimo numero della prestigiosa rivista americana ‘Journal of Otolaringology’ la mia ampia e documentata esperienza su un innovativo sistema ambulatoriale non chirurgico a palloncino-balloon, chiamato K.O.S., Kinetic Oscillation Stimulation, che ho importato in Italia da una struttura di rilevanza mondiale, quale è il Karolinska Institute di Stoccolma. Gli svedesi avevano immesso in commercio il K.O.S. per il trattamento della rinite non allergica mediante una innovativa azione sul tono dell’innervazione nasale. La mia è la prima pubblicazione al mondo che dimostra l’efficacia del K.O.S. anche nelle riniti allergiche, migliorando l’efficacia delle terapie classiche, dagli spray nasali agli antistaminici che, come sappiamo, hanno oltretutto l’handicap di effetti collaterali nel lungo periodo e che, soprattutto, non hanno per tutti i pazienti la stessa efficacia nel controllare i sintomi della rinite allergica, molto spesso invalidanti come l’occlusione e la secrezione nasali, gli starnuti e il prurito. Se si affianca il K.O.S. alle cure tradizionali cortisoniche, è risultato evidente che si determina un forte ridimensionamento dei sintomi della rinite allergica e un immediato sollievo per il paziente, in modo molto superiore a quanto ottenuto dalle sole terapie mediche. Ricordo, per chi non lo sapesse, che soffre di rinite allergica fino al trenta per cento della popolazione occidentale. È una vera e propria epidemia, che oggi ha finalmente un antidoto rivoluzionario e, in qualche misura, miracoloso. Parliamo di un trattamento non invasivo che non ha nulla a che vedere con la chirurgia, ed è una nuova potentissima arma a disposizione di chi soffre di rinite allergica ed è in grado di migliorare clamorosamente la qualità della sua vita”.

È ipotizzabile un’utilizzazione del palloncino K.O.S., che prescinda dall’associazione con i farmaci antiallergici tradizionali?

“La mia ricerca ha preso in considerazione pazienti a cui il K.O.S. è stato praticato parallelamente ai medicinali allergologici di routine. Viene da sé che è molto probabile che il K.O.S. sia efficace anche autonomamente, ma non è ancora dimostrato.

I nostri studi, a tal riguardo, sono attualmente ancora in corso. È, però, sin da ora accertato che per tutti pazienti, i cui sintomi non sono adeguatamente controllati con le terapie standard, cortisonici, antistaminici e vaccinoterapia antiallergica, abbiamo una nuova grande opportunità terapeutica per alleviarne i disagi e migliorarne la qualità della vita. Mi preme far notare, a questo proposito, che la desensibilizzazione con vaccini è efficace ma lenta e progressiva e, conseguentemente, lascia spesso scoperti. durante il suo corso, i pazienti dal controllo dei sintomi nasali”.

Possiamo parlare a di una vera e propria rivoluzione nella quotidiana battaglia contro gli effetti invalidanti della rinite allergica?

“È una grande rivoluzione. È rarissimo in medicina avere nuovi standard terapeutici per una malattia di così ampio impatto, come l’allergia. I pazienti sono felici perché possono non sovraccaricarsi di farmaci, grazie a un trattamento per loro relativamente banale, seppure così ipertecnologico e sofisticato. Viene infatti percepito come una sorta di massaggio assolutamente indolore, che viene praticato a livello dei turbinati nasali e, se occorre, può essere ripetuto più volte nel corso degli anni come una ‘manutenzione respiratoria’, senza effetti collaterali né danni alla delicata mucosa nasale. È come se fosse, se mi consente la metafora, una sorta di fisioterapia della gamba che, potenziandola, è in grado di scongiurare un intervento chirurgico su un menisco malconcio”.

Che cosa viene esattamente introdotto con il K.O.S. dentro il naso? “È un vero e proprio palloncino che inseriamo nel naso, simile al dito di uno dei guanti che noi usiamo in sala operatoria, che si gonfia delicatamente a bassissima pressione (0.06 atmosfere), emette una vibrazione per 10 minuti e agisce sul sistema nervoso autonomo nasale, riducendo all’unisono l’infiammazione nasale e la quota di secrezione dei turbinati. Riducendo, a dirlo in una parola sola, la rinite. L’effetto benefico è tangibile e immediatamente percepito. Siamo, lo posso dire con cognizione di causa, a un grande e rivoluzionario punto di svolta e le nostre ricerche in questo campo continueranno ancora sulla scia degli importanti risultati già ottenuti”.

SaluteIn

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