La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) è un disturbo che interessa un numero sempre crescente di persone; per questo l’odontoiatra esperto di medicina del sonno riveste, oggi, un ruolo chiave sia come sentinella nell’individuazione del problema sia come promotore di moderne ed efficaci terapie. La formazione del professionista gioca in questo senso un ruolo fondamentale e a tal proposito Dental Sleep Team propone un corso specifico per l’odontoiatra che vuole specializzarsi in medicina del sonno. Approfondiamo questi temi con il Prof. Luca Levrini, Direttore della Scuola di Specialità di Ortodonzia Università degli Studi dell’Insubria.

Luca.levrini@uninsubria.it

OSAS: quali sono i segni clinici tipici della patologia e come si deve procedere per il suo inquadramento diagnostico?

Cominciamo con il sottolineare che le apnee notturne ostruttive sono patologie sulle quali l’attenzione della medicina non è ancora sufficientemente alta. Al pari dell’ipertensione sono potenzialmente problematiche per l’apparato cardio circolatorio, ma sono purtroppo sottovalutate. In realtà rappresentano un fenomeno molto diffuso, tanto da poter parlare di “emergenza sanitaria”, che richiede l’intervento congiunto di tutte quelle figure professionali che possono diagnosticare e far emergere il potenziale malato per condurlo ad un esame strumentale e poi alla cura più adeguata. La difficoltà più grande è la scarsa capacità del paziente di riconoscere un’apnea notturna; non si comprende che spesso al russamento sono associate delle apnee che determinano scompensi cardiocircolatori costanti che possono portare a patologie ben più gravi. La percezione del paziente dunque è bassa e manca la consapevolezza sociale: se si parla di “diabete” tutti sanno cos’è, se si parla di “apnea notturna” invece no. Un recente studio in Svizzera, condotto su più di 2.000 pazienti, ha appurato che più del 50% di uomini al di sopra dei 50 anni ne soffre: i numeri quindi sono almeno al pari dell’ipertensione arteriosa e non vanno presi sottogamba.

Con quali trattamenti è possibile intervenire e perché è fondamentale non sottovalutare questo disturbo?

Il 24% delle morti in autostrada è dovuta ad apnee notturne ostruttive, che determinano sonnolenza diurna: il sonno è un fatto di qualità, non di quantità. Questi pazienti infatti dormono anche 8-10 ore a notte, ma non hanno un sonno ristoratore. Questo porta a sonnolenza diurna e a problemi cardiocircolatori, che riducono la qualità e la durata della vita. Le performance lavorative di queste persone sono ridotte perché la stanchezza diurna condiziona corpo e mente. Come intervenire? Bisogna attenzionare chi russa e se si hanno arresti del respiro, sonnolenza diurna o stanchezza, si procede con un esame chiamato “polisonnografia”, che permette di accertare il numero reale di apnee che il paziente ha durante la notte: se sono più di 5 ogni ora, allora parliamo di caso patologico che necessita di essere curato.

Qual è il percorso formativo per l’odontoiatra che vuole specializzarsi in medicina del sonno?

Più passa il tempo e più i medici sono in grado di capire quali pazienti sono affetti da questa problematica, tanto da adottare l’iter appena spiegato, suggerendo al paziente una polisonnografia. I medici sono delle sentinelle diagnostiche e nel caso dell’odontoiatra in modo particolare: contiamo che gli odontoiatri sono circa 60mila sul territorio nazionale e vedono circa 1 terzo della popolazione ogni anno. Il ruolo del medico è anche sociale, anche perché l’odontoiatra si integra perfettamente nel percorso di cura. Quando l’odotoiatra comprende che il paziente è affetto da questa problematica, agisce direttamente mediante dispositivi ad hoc, che portano avanti la mandibola e dunque la lingua, irrigidiscono i tessuti molli con giovamento sul paziente, che smetterà di andare in apnea. Si tratta però di dispositivi reversibili quindi funzionano solo se utilizzati con costanza e correttamente dal paziente.

In Dental Sleep Team la formazione occupa un tassello fondamentale. Ci può anticipare qualcosa sul nuovo corso? “Odontoiatria del sonno nell’adulto” è un corso per l’odontoiatra che, dopo una giornata di formazione, è in grado di iniziare a curare questi pazienti. S’inizia chiaramente dai casi più semplici per andare via via ai più complessi. Ci tengo a sottolineare il concetto di team ovvero l’opportunità di entrare in una rete con degli specialisti del sonno che possono essere d’aiuto sia nel momento diagnostico che di follow up del paziente. Mi piace pensare che anche un solo caso risolto è un caso di successo, al pari di quando si interviene su un fumatore, aiutandolo a smettere. Anche l’odontoiatra che interviene su un singolo paziente, ha già raggiunto l’obiettivo. Con l’auspicio di fare sempre meglio e di più.

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