Dall’Agenzia Italiana del Farmaco arriva la svolta nel trattamento terapeutico dell’emicrania: l’AIFA ha infatti annunciato alcune modifiche significative che rappresentando un importante passo avanti per i pazienti affetti da questa patologia piuttosto invalidante. Le nuove direttive mirano ad ottimizzare l’efficacia dei trattamenti e a semplificare le procedure burocratiche, migliorando così la qualità della vita dei pazienti, che quotidianamente fanno i conti con i grandi fastidi provocati da questo disturbo. Queste modifiche sono frutto di un dialogo costante tra AIFA ed una serie di associazioni come l’Associazione Italiana per la lotta contro le Cefalee (AIC), l’Associazione Neurologica per la Ricerca sulle Cefalee (Anircef) e la Fondazione Onda, basato sui dati del registro italiano dell’emicrania. ​

Tra le novità principali è ora consentita, con rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale, l’associazione della tossina botulinica con farmaci anti-CGRP nei pazienti con emicrania cronica.​ Inoltre è stato previsto uno snellimento del rinnovo del piano terapeutico, che nel dettaglio consiste, per i farmaci anti-CGRP, in una semplificazione del processo di rinnovo del piano stesso, permettendo il prolungamento della terapia senza necessità di interruzioni precoci nei pazienti con forme più severe di emicrania. I pazienti infine possono passare da un anticorpo monoclonale anti-CGRP ad un altro, in caso di scarsa tollerabilità, offrendo una maggiore personalizzazione del trattamento.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’emicrania è la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante a livello globale, colpendo circa il 12% degli adulti, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. ​Queste innovazioni terapeutiche, annunciate alla fine di aprile, rappresentano un significativo progresso nella gestione dell’emicrania, migliorando la qualità della vita dei pazienti e ottimizzando l’efficacia dei trattamenti disponibili.

SaluteIn

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