Intervista esclusiva di Antonello Sette al dottor Charly Gaul, specialista in Neurologia a Francoforte
Il dottor Charly Gaul, Specialista in Neurologia, specializzato in Terapia del Dolore, CoAutore del primo lavoro scientifico multicentrico sull’efficacia della tecnologia OZILIA®, presenterà al Congresso Nazionale ACD, Area Culturale del Dolore e Cure Palliative, in programma a Palermo dal 19 al 21 giugno, l’attesissima a lettura “OZILIA® A New PREVENTIVE NON-PHARMACOLOGICAL MIGRAINE THERAPY OPTION. CONCEPT – EVIDENCE – PATIENT -SELECTION AND EXPERIENCES”.
Dottor,Gaul, che cos’è esattamente OZILIA e qual è la tecnologia che ne sta alla sua base?
“OZILIA è un dispositivo medico che si compone di un controller ed un piccolo catetere a palloncino che viene introdotto nella cavità nasale. Quando inizia il trattamento, il palloncino viene gonfiato a una determinata pressione e inizia a oscillare. L’oscillazione influisce sul sistema nervoso autonomo con l’attivazione della parte parasimpatica. La tecnologia ha il marchio CE per il trattamento della rinite non allergica e, dato il ruolo del sistema nervoso parasimpatico, sono stati avviati studi per il trattamento di pazienti affetti da emicrania. La tecnologia ha marchio CE anche per il trattamento preventivo di pazienti adulti (minimo 18 anni) con diagnosi di emicrania cronica”.
Come funziona e quanto sono affidabili i suoi benefici?
“Attualmente per l’emicrania cronica il protocollo terapeutico prevede un trattamento settimanale per sei settimane come dose di carico (ogni cavità nasale per 10 minuti), quindi un trattamento completo in un centro esperto, compresa la preparazione, dura al massimo ~ 45 minuti. Il trattamento non è dannoso e viene eseguito da un operatore dello studio nel nostro centro. Non abbiamo riscontrato alcuna difficoltà inaspettata. I pazienti di solito sentono una pressione e un’oscillazione a causa dell’attivazione del sistema parasimpatico, la lacrimazione omolaterale e il naso che cola sono sintomi frequenti durante il trattamento, che terminano subito dopo la sessione di trattamento.
Dopo la dose di carico, il trattamento viene somministrato PRN (al bisogno)”.
Quali prove scientifiche avete dedotto dai vostri studi scientifici e che portate a sostegno?
“Un primo studio randomizzato che include un gruppo sham è in fase di pubblicazione e lo studio aperto è in corso. Da questi dati fondamentali e dalle nostre esperienze nell’ambito degli studi clinici, siamo ottimisti sul fatto di avere un’ulteriore opzione terapeutica di successo per i pazienti che hanno fallito il trattamento standard o che desiderano una terapia senza farmaci”.
Conferma che OZILIA è efficace anche nei casi in cui chi soffre di emicrania cronica non ha avuto una risposta adeguata dai normali farmaci in uso?
“OZILIA è attualmente oggetto di uno studio in aperto per il trattamento dell’emicrania cronica. Sono interessati alle nuove terapie soprattutto i pazienti che hanno fallito con diversi farmaci orali (come i beta-bloccanti e altri). Molti dei pazienti inclusi in questo studio hanno fallito con diverse strategie di trattamento, tra cui gli anticorpi monoclonali contro il CGRP o il recettore del CGRP. I risultati di questo studio dovrebbero essere presentati almeno ad interim l’anno prossimo”.
Qual è la percentuale di esiti positivi che avete riscontrato nel corso degli anni?
“Come per tutti i trattamenti, non tutti i pazienti rispondono, ma in uno studio recente abbiamo riscontrato che quasi il 50% ha avuto una riduzione di almeno il 30% dei giorni di mal di testa mensili”.
Per concludere, che cosa dice agli scettici più ostinati o, se preferisce, ai miscredenti di professione?
“Come medico che cura a tempo pieno i pazienti affetti da cefalea da molti anni, sono sempre felice di offrire ai pazienti nuove opzioni di trattamento. Nessuna delle opzioni finora disponibili, compresa la recente introduzione degli anticorpi monoclonali che rappresentano un importante passo avanti nel campo dell’emicrania, è in grado di guarire l’emicrania e non esiste un unico metodo che si adatti a tutte le esigenze mediche non soddisfatte. Trovare la migliore opzione terapeutica per un singolo paziente non è solo una questione di scienza, ma di arte medica. Tuttavia, personalmente sosterrò solo i trattamenti che hanno avuto successo negli studi clinici.”