“Chiedo al Ministro Giorgetti di parlare con il Ministro della Sanità per capire cosa sta succedendo”.

Il professor Roy De Vita, Primario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”, lancia un accorato appello per abolire il payback.

Che cos’è il payback? Si tratta di una norma di 7 anni fa rimasta ferma per mancanza di decreti attuativi e che viene confermata nel Decreto Aiuti bis con effetti retroattivi.

Le aziende che si aggiudicano tramite gara pubblica la fornitura sono tenute a pagare il 50% delle spese effettuate in eccesso dalle Regioni.

Anche se sono proprio le Regioni a stabilire il prezzo e le quantità, il 50% della somma eccedente deve essere sostenuta dal fornitore stesso che non può rifiutarsi fino a fine mandato pena l’accusa di interruzione di pubblico servizio.

Il Prof De Vita fa un esempio molto calzante nel suo appello: è come se dopo aver scelto una ditta di ristrutturazioni chiedessi dei lavori extra non previsti senza volerli pagare se non solo per metà.

Ecco quindi cosa accadrà al servizio Sanitario Pubblico.

Le piccole imprese che già lavorano con forte sconto sul listino non hanno il margine per coprire l’esborso quindi andranno incontro al fallimento e interromperanno la fornitura di dispositivi medici nell’immediato futuro; le grandi multinazionali al termine del mandato imposto dalla gara lasceranno il mercato italiano che diventerà per loro ben poco profittevole; pertanto gli ospedali pubblici a breve non saranno più in grado di fornire un servizio degno di un Paese civile.

Roy De Vita chiede a gran voce al Ministro Giorgetti perché voglia essere ricordato per una norma non sua che metterà in ginocchio il Servizio Sanitario Nazionale…

Segui l’appello completo nel reel del Prof. De Vita

https://www.instagram.com/reel/CmoICTZKV_o/?igshid=MDJmNzVkMjY=

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