Nutrirsi bene, fare regolarmente attività fisica, alleviare lo stress e ridurre l’impatto ambientale: a parole siamo un popolo molto bravo ed anche preparato, ma la pratica dice altro. E se gli italiani si dichiarano “pronti a compiere azioni positive per migliorare il proprio benessere e il mondo in cui si vive”, concretamente le buone intenzioni rimangono tali. Lo afferma l’indagine “Attitudes Versus Intentions – The Consumer Wellbeing Gap“, realizzata da Mintel/Kantar Profile su 1.000 italiani e presentata a Milano.

In particolare lo studio evidenzia come per confusione, dovuta a fonti contrastanti, ma anche per riluttanza a sperimentare cose nuove, c’è sempre qualcosa che impedisce di mettere in pratica gli obiettivi di benessere prefissati. Nonostante mangiare in modo sano e gestire il peso siano un obiettivo fondamentale per molti, quando è stato chiesto agli italiani con quale frequenza mangino in modo sano, solo il 69% ha dichiarato di farlo in maniera continuativa, mentre il 31% ha ammesso di mangiare correttamente solo occasionalmente, raramente o mai.

Inoltre il 22% dei connazionali dichiara di non mangiare abbastanza frutta e verdura e il 12% pensa di non assumere abbastanza proteine. Interpellato sul tema del rispetto verso pianeta e della riduzione di emissioni di gas serra, il 70% degli intervistati concorda sul fatto che i cambiamenti climatici incideranno sul cibo acquistato in futuro. Tuttavia, l’intenzione di intraprendere scelte più sostenibili si scontra con il 34% che dichiara di non consumare alternative vegetali ai latticini e con il 37% che non mangia proteine vegetali e non ha intenzione di farlo in futuro.

SaluteIn

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