“L’Italia è stata tra i primi Paesi a consigliare l’uso dei saturimetri in una fase delicata come quella del 2020, quando era difficile accedere agli ospedali e le persone dovevano essere curate a casa. Il problema è che, a oggi, questi strumenti vengono utilizzati in modo improprio – ad affermarlo è Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova intervenuto all’interno della trasmissione “Pomeriggio con Noi” in onda su Cusano Italia Tv.

“Quando si ha la febbre si misura la saturazione più volte nel corso della giornata è normale che venga rilevato un valore al di sotto di una soglia che può erroneamente considerarsi pericolosa – continua l’infettivologo. Ma il momento terribile dello scorso biennio è trascorso, è necessario tornare alla normalità, una normalità che prevede l’utilizzo di talune strumentazioni solo appannaggio di medici e infermieri che sappiano usarle ed interpretarle.”

“C’è bisogno di un cambio radicale della modalità di affrontare questo virus. Avere il Covid oggi non è la stessa cosa che averlo avuto nel 2020. Oggi questa malattia dovrebbe addirittura cambiare il nome, in quanto divenuta una forma influenzale (Sars Cov2, appunto), e come tale deve essere gestita, onde evitare di mettere ulteriormente in difficoltà il sistema sanitario nazionale”, ha concluso Bassetti. 

SaluteIn

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