Una volta quando avevi la febbre o sintomi come tosse diarrea e mal di gola, potevi tranquillamente recarti allo studio del tuo medico per ricevere prontamente la giusta anamnesi; oggi alla luce della pandemia da Covid-19 devi verificare con attenzione l’esistenza delle condizioni di sicurezza di legge prima di recarti presso lo studio medico che deve accertarsi tramite un questionario se i pazienti sono positivi accertati e guariti; se hanno avuto anche uno dei seguenti sintomi riferibili al virus, quali temperatura corporea > 37,5 °C, tosse, astenia, dispnea, tachicardia, mialgie, diarrea, anosmia, ageusia nelle ultime due settimane; se presentano anamnesi per contatti a rischio con familiari Covid positivi o sintomatici, o in luogo di lavoro contaminato o a rischio.

Cosa deve fare lo studio medico per la sicurezza dei pazienti?

Per prima cosa evitare sovraffollamenti e contatti permettendo visite solo su
prenotazione e con orari opportunamente differenziati e riorganizza gli spazi affinché l’accoglienza avvenga in sicurezza: l’accesso alla segreteria deve prevedere una distanza con il front office di almeno un metro, delimitato con una traccia sul pavimento o altro strumento distanziatore; lo studio deve preparare erogatori di gel alcoolico, ove possibile calzari monouso e contenitore per lo smaltimento in uscita dei dispositivi individuali utilizzati, che andranno chiusi in doppio sacco di plastica per la raccolta indifferenziata. Mascherine chirurgiche e guanti in lattice di riserva saranno affidati al personale di segreteria o di supporto, per dotarne in casi eccezionali o di urgenza gli eventuali visitatori sprovvisti. Nel bagno sono messi a disposizione esclusivamente asciugamani e salviette monouso, con apposito contenitore per il loro smaltimento.

Nei locali comuni devono essere sempre mantenute le distanze di sicurezza. In base alla tipologia dello studio e alla superficie dell’ingresso/segreteria, si possono posizionare schermi in plexiglass sul desk del personale amministrativo.

Gli ambienti vanno frequentemente areati, gli impianti di climatizzazione mantenuti con particolare cura. Superfici e piani di lavoro, telefoni e materiale di supporto informatico vanno sanificati con alcool denaturato al 70%, perossido di idrogeno al 3- 5%, ipoclorito di sodio allo 0.1% (10ml di ipoclorito in 990 cc di Acqua).

Cosa deve fare fa il paziente?

Se ammesso alla visita, il paziente presentarsi da solo con idonea mascherina chirurgica e guanti monouso in lattice, questi ultimi da indossare immediatamente prima di entrare nello studio, dopo aver sanificato le mani con apposito gel; è ammessa la mascherina FFP2 o di altra tipologia purché senza valvola; in caso di minori o disabili, gli accompagnatori devono indossare gli stessi dispositivi di protezione. Nel caso in cui il paziente abbia indicato di essere stato Covid positivo o di aver avuto nelle ultime settimane sintomi attribuibili all’infezione da Covid-19, non si procede alla visita fintanto che non produrrà la documentazione inerente all’effettuazione di due tamponi eseguiti, entrambi con esito negativo.

Il teleconsulto può aiutare?

La pandemia di Covid-19 ha avuto l’effetto di favorire la diffusione della telemedicina e l’affermarsi del suo ruolo di elemento sanitario capace di garantire un  sicuro accesso alle cure. La televisita è paragonabile alla tradizionale visita in presenza che fra medico e paziente, ma al contrario di quest’ultima, viene svolta a distanza in tempo reale, grazie due video device. Occorre sottolineare che le recenti Linee Guida relative alle regole per visite, consulti, referti e teleassistenza approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nel specificano che – a differenza delle visite in persona, la televisita – richiede l’adesione preventiva da parte del paziente o di un familiare a riconferma della disponibilità a stabilire un contatto telematico per la interazione con lo specialista e ad accedere ad un sistema di comunicazione remota secondo le normative vigenti in materia di privacy e sicurezza dei dati.

SaluteIn

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