L’estate è sinonimo di sole, spiagge e vacanze in famiglia. Ma quando in casa c’è un neonato, molti genitori si chiedono: è sicuro portare un bambino così piccolo in spiaggia? E soprattutto, quali sono i rischi per la sua pelle così delicata? Portare un neonato al mare si può, ma solo con grande attenzione e seguendo le indicazioni dei pediatri. Nei primi sei mesi è meglio limitarsi a brevi passeggiate in riva al mare, evitando le ore più calde e proteggendo sempre il piccolo dal sole. La sicurezza e la salute del neonato vengono prima di tutto e con le dovute precauzioni anche la prima estate insieme può trasformarsi in un’esperienza piacevole e sicura per tutta la famiglia.
La pelle dei neonati è molto più sottile e sensibile rispetto a quella degli adulti. Nei primi mesi di vita la barriera cutanea non è ancora completamente sviluppata e questo la rende più vulnerabile ai danni causati da sole, vento, sabbia e salsedine. Inoltre la pelle dei neonati ha una minore capacità di produrre melanina, il pigmento naturale che ci protegge dai raggi UV. Secondo le principali linee guida pediatriche è sconsigliata l’esposizione diretta al sole per i bambini al di sotto dei 6 mesi di vita. Questo perché la loro pelle è estremamente fragile e più soggetta a scottature, disidratazione e colpi di calore. Anche l’uso delle comuni creme solari non è raccomandato nei primi sei mesi, poiché la pelle dei piccoli può assorbire le sostanze chimiche presenti nei filtri solari in modo più significativo.
Questo non significa che le vacanze al mare siano vietate per le famiglie con neonati, ma è fondamentale prendere tutte le precauzioni del caso. Bisogna dunque evitare la spiaggia nelle ore più calde, dalle 12 alle 17, prediligere in ogni caso le zone d’ombra e possibilmente ventilate, vestire adeguatamente i piccoli, con capi leggeri e traspiranti, usando anche dei cappellini. E ancora è preferibile non bagnare la pelle del neonato con acqua di mare e monitorare costantemente la temperatura corporea, controllando segni di rossore o sudorazione eccessiva.